Merita sicuramente riassumere le grandi scoperte fatte nel corso del TSE-2022.
Gli speleosub, approfittando di una visibilità sensibilmente migliore rispetto agli anni precedenti, sono riusciti a capire qualcosa di più sulla morfologia del sifone di uscita. Quello che sembrava un passaggio non molto grande e dalla forma abbastanza complicata si è rivelato finalmente per quello che è: un grande collettore che si dirige (superando i 40 m di profondità, in direzione nord-ovest.
Gli speleosub francesi sono prima emersi in un grande lago, hanno poi raggiunto una bella caverna dalle ragguardevoli dimensioni: questo vano è stato dedicato a Walter Maucci, ma è stato ufficiosamente denominato anche "caverna dei mille sherpa" in onore dei tanti speleo che hanno partecipato, negli anni, al trasporto dei materiali.
La caverna Maucci si trova esattamente sotto la dolina Reka (come sempre da noi ipotizzato) e spiega i grandi soffi d'aria che si sprigionano in superficie in quel punto.
Alla fine della caverna, il Timavo si sprofonda in un lago nel quale si intravvede il sifone che rappresenta il proseguo del corso d'acqua sotterraneo. Dopo poco più di 400 m in linea d'aria si ritrova, nella grotta Luftloch, un ulteriore tratto del fiume. Chissà se sarà possibile percorrere anche questa porzione ignota del fiume ipogeo e "costruire" così quello che diverrebbe il vasto "complesso dell'abisso di Trebiciano".